Santa Messa, benedizione Candelora
e benedizione di San Biagio
DOMENICA 2 FEBBRAIO 2020
ORE 09.30 a CASASOLA
CHIESA SANT’OSVALDO
ORE 11.00 a FRISANCO
CHIESA SS.FOSCA E MAURA
CASASOLA
ORE 09:30
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CHIESA SANT'OSVALDO
FRISANCO
ORE 11:00
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CHIESA SS.FOSCA E MAURA
San Biagio
Vescovo e martire
Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio. Nell’VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana – in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti – e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. A quell’atto risale il rito della “benedizione della gola”, compiuto con due candele incrociate. (Avvenire)
- Patronato: Malattie della gola
- Etimologia: Biagio = bleso, balbuziente, dal latino
- Emblema: Bastone pastorale, Candela, Palma, Pettine per lana
- Martirologio Romano: San Biagio, vescovo e martire, che in quanto cristiano subì a Sivas nell’antica Armenia il martirio sotto l’imperatore Licinio.